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Un patrimonio d’arte concepito per una fruizione diffusa, periodicamente messo a disposizione dei cittadini e in costante crescita grazie alle donazioni di tanti artisti e collezionisti, e delle loro famiglie: è la Collezione della Fondazione Concordia Sette di Pordenone, che dal 2010 custodisce le opere. Da venerdì 9 giugno, una selezione di circa 50 opere della Collezione sarà riunita nella nuova mostra “Espressionismi”, che si inaugura alle 17.30 nella Galleria Sagittaria di Pordenone, per iniziativa del Cicp in collaborazione con la Casa dello Studente Antonio Zanussi e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Curata dal critico d’arte Giancarlo Pauletto e coordinata dalla presidente del Centro Iniziative Culturali Maria Francesca Vassallo, la mostra idealmente riporta agli esordi della Galleria Sagittaria, fortemente voluta dallo storico direttore della Casa dello Studente di Pordenone Luciano Padovese, in una visione culturale ampia e inclusiva, aperta ad ogni esperienza del contemporaneo.

Edo Murtic´


«Fra gli artisti presenti in questa esposizione anche il pittore pordenonese Giancarlo Magri, che in tempi recentissimi ha donato un cospicuo numero di opere alla Fondazione Concordia Sette – spiegano la presidente Vassallo e la presidente della Fondazione Concordia Sette Francesca Ferraro -. Ciò non può non richiamare alla memoria che Magri fu il primo autore ad essere presentato nella Galleria Sagittaria, avendone inaugurato il ciclo espositivo nell’ormai lontano – ma certo per molti indimenticabile – febbraio del 1966, nella mostra organizzata allora da don Luciano Padovese. In quei primi mesi di attività della Galleria si affacciarono molte idee, ebbero origine molte cose, si stabilirono molte relazioni culturali ed umane all’origine del processo che porta oggi all’inaugurazione della 489ma mostra della Sagittaria. A lui e ad Adriano Ferraro, a lungo presidente della Fondazione Concordia Sette, è dedicata idealmente questa nuova mostra».
Espressionismi include dipinti e disegni a vario titolo accomunabili sotto questa ormai classica “etichetta” dell’arte: «il termine – spiega Pauletto – indica sia pitture figurative che non figurative, e inoltre lavori che sono in bilico tra le due partizioni, accomunati dalla deformazione o dal sintetismo con cui sono tracciate le figure, dalla loro allusività, dal caricamento dei cromatismi, dall’inserimento di dati materici che spingono verso la sottolineatura di dati d’emozione. La figura, in questo percorso espositivo, è ben presente nelle opere di Angelo Giannelli, Sergio Altieri, Giorgio Bordini e di Tonino Cragnolini. Anche quelle di Franco Pedrina, Bruno Aita, Bruno Fadel, Giulio Belluz, Mirella Brugnerotto e Marco Casolo sono figure ma, naturalmente, caratterizzate da una qualità specifica che le individua in maniera precisa. Di espressionismo astratto, o anche di informale, possiamo infine parlare per le opere di Edo Murtic´ -pittore croato di fama internazionale e grande amico del Centro Iniziative Culturali Pordenone- e di Giancarlo Magri, Max Busan, Mario Pauletto, Bruno Barborini, Mario Moretti e ancora per la fascinosa ceramica di Paola Paronetto. Di Edo Murtic´, in particolare, saranno esposte una serie di litografie inedite, tratte dal cospicuo numero di opere donate al Centro nel corso degli anni e in rapporto alle sue tre mostre presso la Galleria Sagittaria. Recentissima è la donazione del pittore pordenonese Giancarlo Magri, da cui traiamo alcuni lavori di ambito decisamente informale, caratterizzati da un gusto cromatico articolato e sensibile. Una mostra, nel suo complesso, che a noi sembra assai significativa di un patrimonio che ha ancora tanto da raccontare».

Franco Pedrina

Visite dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 19.00, il sabato dalle 9.00 alle 16.00. Chiuso dal 31 luglio al 15 agosto. Ingresso gratuito. A richiesta visite guidate per gruppi. Info CICP tel.0434.553205 www.centroculturapordenone.it

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In copertina, un’opera di Giancarlo Magri artista che inaugurò la Galleria Sagittaria di Pordenone nel lontano 1966.

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